La Ricerca e la Sperimentazione (con riferimenti al curricolo
e all�elenco delle pubblicazioni)
�������� Lungo il percorso di vita e di lavoro
che ho realizzato fin qui sono presenti vari filoni di ricerca e sperimentazione,
sia nell�ambito delle Scienze motorie che in altri settori. Uno, ad esempio,
cui tengo molto perch�, bench� sia nato con l�esordio
del mio servizio d�insegnamento nelle scuole statali, considero non abbia
(dopo ben di pi� di trenta anni) ancora esaurita tutta la sua portata, � quello
inerente alla didattica dell�educazione
fisica e sportiva nella scuola secondaria di II grado in coeducazione di allievi maschi e allieve femmine (la coeducazione del corpo), considerato quasi premessa
non eludibile per un�educazione corporea integrale della persona nella societ�
postmoderna.
�������� Nata tra le prime ipotesi d�innovazione
del vecchio �Modello tradizionale� di Educazione
fisica, infatti, questa prospettiva educativa (che mi ha francamente assai
caratterizzato) ha potuto dare luogo ad un doppio impegno sperimentale (anni
�70 e �80 col BUS inizialmente e col Quinquennio sperimentale di Mestre, suo
sviluppo, in seguito), accompagnate e seguite dalla pubblicazione degli esiti
(prime tre pubblicazioni
[1]
) e da riflessioni pedagogiche e culturali, base di ulteriori
sviluppi (rappresentate nelle quattro pubblicazioni
[2]
successive).
�������� Intanto, per�, il Ministero della P. I.
avviava la riforma dei programmi della materia nella
scuola secondaria di II grado con i testi dell�82, prima, e quelli della Commissione
Brocca nei primi anni �90, poi, senza minimamente curarsi della mia ricerca
(che per�, dopo l�apprezzamento personale di G. Giugni, stava evolvendo con
l�affrontare i nodi epistemologici fondamentali della materia riguardo alla
coeducazione nelle pubblicazioni dal n. 8 al numero
13
[3]
).
�������� L�esito finale dell�innovazione, per�,
fu quello di proporre dei Programmi, come quelli Brocca, che non sono per nulla applicabili alle studentesse. Questi aspetti
dell�incuria istituzionale in cui versava la materia, tuttavia, sono ancora
risibili, perch� bisogna ricordare, e questo � molto peggio, che nessuno ha
mai valutato l�impatto e l�applicazione di tali Programmi, intanto resi obbligatori
negli Istituti Tecnici Statali, proprio quando una scorretta interpretazione
della Programmazione Educativa e Didattica aveva portato i docenti progressivamente
a trascurare la realizzazione dei programmi Nazionali,
deresponsabilizzati com�erano dalla mancata partecipazione all�esame di maturit�
per effetto della formula varata sperimentalmente fin dal 1969.
�������� Il percorso cos� si era andato assopendo,
nella falsa percezione generale che i problemi fossero risolti, mentre invece
con la Legge 426/88 si era resa obbligatoria la coeducazione nella scuola media (e proprio allora avevo avviato
un�indagine sull�insegnamento della materia nel primo grado della scuola secondaria
in Lombardia con documentazione nelle pubblicazioni n. 14 e 15
[4]
) e negli anni successivi con varie Circolari si era, infine,
offerta l�opportunit� anche alle scuole superiori di fare la medesima cosa,
senza alcuna esplicita formazione dei docenti, innescando
un contenzioso a volte non ancora chiuso.
�������� In realt�, per�, tutta la problematica
doveva riprendere improvvisamente vita con l�impulso dato dal nuovo esame
di Stato conclusivo del curricolo secondario, istituito dalla legge Legge n. 425 del 10 dicembre 1997: �Disposizioni per la riforma
degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione
secondaria superiore� e dal suo Regolamento D.P.R. n. 323 del 23 luglio 1998:
�Regolamento recante disciplina degli esami di Stato conclusivi dei corsi
di studio di istruzione secondaria superiore, a norma
dell�articolo 1 della L. 10/12/97 n. 425� che reinserivano
la materia nell�arco di quelle che potevano costituire oggetto dell�esame
medesimo. I docenti di Educazione fisica erano cos�
catapultati in questa avventura dopo quasi trenta anni che non partecipavano
all�esame di Stato conclusivo del curricolo superiore. Proprio in tale prospettiva
avevo cominciato a lavorare sull�impianto epistemologico della disciplina
(pubblicazioni n. 26, 27, 28 e 30
[5]
).
�������� L�Ispettorato di Educazione
fisica, nonostante le mie indicazioni e trovandosi agli sgoccioli per l�ampio
cambiamento che stava investendo tutto il Ministero, ha indubbiamente trascurato
il problema e cos� ci si � trascinati fino ad ora senza capo n� coda, con
la spontanea espulsione della materia dall�esame nei curricoli umanistici,
dove dovrebbe ottenere, invece, maggior rilevanza per l�indubbio collegamento
della disciplina alle trame culturali di tali indirizzi, mentre � presente,
per risolvere problemi di esiguit� del numero dei docenti, negli altri curricoli.
Un esistere (o meglio un sopravvivere)
pedagogico
non intenzionale per s�, ma strumentale ad altro.
�������� Oggi, infine, ci si chiede se questo problema
sia inserito nelle prospettive della Riforma Moratti.
Forse � presto per trarre delle conclusioni, ma la presenza delle Educazioni
alla Cittadinanza sembra voler rispondere positivamente, anche per una futura
diversa collocazione della materia
[6]
. ��������
----------------------
�������� Dagli ultimi anni �60, per�, � nato anche
un altro filone di studio e ricerca, applicato alle allora vigenti forme di� educazione dei soggetti
con disabilit� e poi nella scuola all�integrazione
degli studenti diversamente abili. Ad Ancona, mentre seguivo
gli studi del prof. A. Muzzarelli presso
l�Isef di Urbino, infatti, ancor prima di diplomarmi,
avevo intrapreso nell�ambito di iniziative di volontariato un po� spontanee
e un po� organizzate, lungo le linee gettate dal lavoro di Picq e Vayer sull�Educazione psicomotoria
nel ritardo mentale, l�analisi e
l�applicazione dell�attivit� motoria educativa al disabile psicofisico (o
neuropsichico che dir si voglia).
�������� L�esordio, quindi, fu con un buon periodo
di pratica nella Riabilitazione psicomotoria alla fine degli anni �60 che
poi prese la forma di Ginnastica Correttiva, prima, e di
Attivit� motoria per ragazzi di scuola elementare nel corso degli anni
�70 a Spinea (VE). Queste varie forme applicative sono senz�altro diverse, ma trovano fondamenti convergenti nello
sviluppo corporeo-motorio, cognitivo ed emotivo-affettivo-sociale del ragazzo dall�infanzia fino all�adolescenza
e si legano nel concetto e nelle pratiche di integrazione scolastica per l�inclusione
sociale (per realizzare l�integrazione, oltre a conoscere il disabile, bisogna
conoscere il soggetto �normale� e la scuola che se ne prende cura).
�������� Da queste esperienze
preventivo-correttive, poi, i Direttori Didattici delle scuole elementari
della zona mi fecero derivare incarichi nella formazione dei maestri, cos�
quando part� il primo Protocollo d�intesa tra Ministero della P. I. e
Coni nei primi anni �80 fui tra coloro che fecero tutto il percorso di formazione
dei formatori dei maestri, come docente di Metodologia e Didattica dell�Attivit�
motoria e in collaborazione con Direttori come U. Rizzo, R. Ano�
e P. Simion.
�������� Cos�, per conseguenza naturale, con il
nuovo programma di Educazione motoria nella scuola
primaria (�85) fui anche chiamato dall�IRRSAE del Veneto a realizzare la formazione
nei vari Piani Provinciali Annuali fino all�inizio degli anni �90. E giunto
solo a questo momento, ritenni possibile cominciare
a formalizzare per iscritto il mio percorso di ricerca
[7]
, anche per individuare gli sviluppi ulteriori.
Lo stesso Istituto Regionale mi affid�, inoltre, dopo una formazione in coppia
col dottor R. Vianello, la costruzione di una scala
di sviluppo motorio del bambino e del ragazzo, poi
pubblicato sul suo sito in Internet, sugli esiti dell�informatizzazione del
PDF che avevo coordinato nel bellunese.
�������� Intanto, per�, il lavoro di base sull�attivit�
motoria nella scuola elementare con i suoi frequenti richiami e le sue strumentalit�
per l�integrazione del disabile mi pose in luce presso
l�Istituto Audiofonologico di Mogliano
Veneto dove presto fui chiamato dal dottor A. Scocco per attuare il Tirocinio
nei Corsi Monovalenti per i docenti di sostegno e poi, col cambiamento della
normativa, nei Corsi Polivalenti e nelle Riconversioni, avviando una bella
collaborazione con il dott. E. Garbizza e il dottor L. Vianello e un proficuo contatto con validi Autori, che port�,
infine, alla formazione Ministeriale dei docenti di sostegno (e a quella Provveditoriale
sull�Asse percettivo-motorio del PDF e del
PEI) a Venezia, a Padova, a Vicenza e a Pordenone, nonch� all�approfondimento
documentale e di ricerca con varie pubblicazioni
[8]
.
�������� Nuovi intrecci, da ultimo, tra formazione
alla Riforma dei Cicli scolastici, formazione dei docenti di sostegno e formazione
all�Educazione motoria dalla fine degli anni �90 fino ad oggi, e in conclusione
anche le collaborazioni su tali tematiche con le
Universit� de L�Aquila, Macerata e Urbino, mi hanno portato progressivamente
a formalizzare una pubblicistica divulgativa
[9]
sulla base di nuove esperienze di ricerca e formazione,
realizzate con i colleghi A. Melucci e G. Boselli all�interno dei progetti sui Saperi I e II a Rimini e con il prof.
A. Sassoli nel progetto regionale �Educazione
sportiva e competenze� a Bologna.
---------------
�������� Un terzo ed ultimo filone di studio e
ricerca, presente (ma in modo silente) fin dalle prime esperienze d�insegnamento
nella scuola secondaria, rinvigorito per un verso dalla partecipazione al
progetto �Orientamento formativo nella scuola media� e per l�altro verso dalla
collaborazione con l�associazione degli operatori d�orientamento di L.
Evangelista, � quello che riguarda l�Orientamento
formativo nella scuola.
�������� Da docente avevo gi� cercato di sviluppare
l�orientamento disciplinare nella valutazione formativa, ma poi mi � accaduto,
da preside di scuola media, che sia stato esplicitamente
chiamato ad occuparmi di orientamento scolastico e (pre)professionale, sia con le consulenze che con la didattica.
Un nuovo balzo in avanti, diventato ispettore, avvenne per effetto dell�incontro
con i Presidi veneti S. Basalisco, P. Furlanetto, P. Lucchi e D. Trovato, nonch�
col prof. G. Martini, con i quali si svilupp� la formazione
dei presidi di scuola media delle province di Padova e Venezia nella seconda
met� degli anni �90 (centrata ovviamente sui processi orientativi).
��������
�������� Da ultimo � accaduto che, con l�elevamento
dell�obbligo scolastico, l�orientamento formativo da mera
enunciazione di principio sia divenuto pratica di lavoro quotidiano
nella scuola secondaria, cos� potei coordinare le iniziative avviate nelle
tre province romagnole (RN, FC e RA) e poi fare formazione nella provincia
di Macerata, per finire sostenendo la realizzazione dei progetti nazionali
Gioia a Rimini e Peer Guidance
a Forl� e la progettazione integrata con la Formazione Professionale a Ravenna.
Su tali esperienze cominciai a formalizzare articoli e materiali
[10]
che poi con l�attuazione della Riforma si centrarono sui
progetti integrati tra Istruzione e Formazione in Emilia e Romagna, finch�,
con l�occasione offertami dall�Universit� di Macerata, ho
potuto preparare il primo manuale operativo di orientamento formativo e progettazione
educativa per la scuola
[11]
.
Cattolica,
28 ottobre �04�� ������������������������������������������������������������������������������������������������������������Marco
Paolo Dellabiancia
"Curriculum
vitae studiorum et
operum� di Marco Paolo Dellabiancia, nato a Bologna
l�1 agosto 1945
Conseguita la Maturit� Classica, si � Diplomato Isef, discutendo la tesi su
�Considerazioni anatomo-funzionali e cinesiologiche nei Dismorfismi del
passaggio lombo-sacrale� con il prof. O. Cappellini,
e poi laureato in Pedagogia, discutendo
la tesi su �Educazione del Corpo e Crisi d�Identit� giovanile� con il
prof. N. Filograsso, entrambe le volte
con lode e con entrambe le abilitazioni
all�insegnamento secondario (conseguite per concorso ordinario), avendo
vinto il concorso ordinario a cattedre per educazione
fisica, ha insegnato nelle scuole secondarie di II grado statali come
docente in ruolo ordinario dal 1969/70 al 1985/86, prima Educazione
fisica e poi Filosofia, Pedagogia e Scienze dell'educazione;
- � stato preside
titolare di scuola media dal 1� settembre 1986 al 24 maggio 1992 (per
effetto di concorso ordinario);
�
- attualmente � dirigente tecnico (ex Ispettore) di scuola secondaria
in quiescenza, dopo esserlo stato (per effetto di concorso ordinario)
in piena attivit� in Lombardia,� Veneto
ed Emilia e Romagna, dove ha conseguito nell�anno 2001/02 la certificazione
regionale di competenze come �formatore dei formatori impegnati
nella progettazione di interventi formativi e orientativi del Nuovo Obbligo
Scolastico e Formativo�.
------------------------
Come docente sperimentatore ha partecipato fin
dall�inizio alla costruzione della maxisperimentazione del Biennio Unitario
Sperimentale di Mestre e al successivo Quinquennio sperimentale negli
anni �70 e �80,
- mentre svolgeva l�insegnamento di
Ginnastica Correttiva e Preventiva per il Servi-zio di Medicina Scolastica
del Comune di Spinea, per oltre un quadriennio.
-------------------------
Come preside ha progettato, diretto e/o relazionato nei seminari dell�Anno di Formazione per docenti
di Educazione fisica negli anni �80 e �90 della provincia di Venezia e
di Milano, pubblicando due testi a cura del Provveditorato di Venezia
dal titolo �Raccolta dei testi legislativi per docenti in anno di formazione�
ad uso dei seminari dell'anno di formazione rispettivamente dei docenti
che entrano nella scuola media (ed. Cetid nel
1987) e dei docenti che entrano nella scuola secondaria superiore (ed.
Cetid nel 1992),
- inoltre ha presieduto la Commissione
giudicatrice del concorso ordinario per titoli ed esami a cattedre di
scuola media per la classe XXXVI � Educazione fisica istituita nella provincia
di Padova nel� 1992,
- ha relazionato in quegli anni
sulla ricerca dell�IRRSAEV �Condizione professionale degli insegnanti
di educazione fisica in Veneto�,
- ovvero sulla �Scheda sperimentale
di valutazione� per i �Linguaggi non verbali�.
-------------------------------
Come ispettore tecnico ha svolto numerosi
compiti come referente tecnico-scientifico sia per l�Ispettorato di Educazione fisica ed altri Uffici centrali, sia per gli
Uffici periferici (Sovrintendenze, Provveditorati e ora Direzioni Regionali
e Csa) circa l�Orientamento, la Lotta alla Dispersione, l�Educazione
alla Salute, le Consulte Studentesche e, da ultimo, sull�Innovazione dell�Autonomia
e la Qualit� (taluni documentati sul sito del Csa di Rimini):
- in tale veste, in particolare, ha progettato e diretto
negli anni 1996/97 e 97/98 la formazione di tutti i presidi di scuola
media delle province di Padova e Venezia su �Autoanalisi d�Istituto
e ruolo del Dirigente Scolastico�;
- nel 1998 ha redatto la �Relazione nazionale sugli Istituti
Comprensivi Sperimentali� per incarico del Direttore Generale dell�Istruzione
secondaria di I grado, poi pubblicata sul sito
�www.edscuola.it�;
- negli anni 1999/2000 e 2000/01 su incarico dell�IRREER
ha fatto parte come Osservatore dei Team di Monitoraggio della Sperimentazione dell�Autonomia per alcune scuole romagnole;
- a Rimini nell�anno 2000/01 � stato primo progettista,
componente del gruppo tecnico-scientifico del
progetto provinciale di ricerca � azione per la progettazione per obiettivi
formativi e competenze nelle scuole secondarie chiamato �Mission�,
formatore del Gruppo operativo omonimo e monitore degli esiti;
- ivi nell�anno 2002/03 ha istituito il Polo per la Qualit�
delle scuole di Rimini, nell�ambito di un Progetto regionale;
- negli anni 2001/02, 2002/03 a Rimini e nel 2003/04
a Ferrara ha svolto incarico di consulenza e assistenza alle scuole per
i progetti pilota (rispettivamente PP1, PP2 e PP3) per la valutazione
del servizio scolastico dell�Invalsi, seguendo
la formazione apposita;
- nell�anno 2003/04 ha svolto incarico di Valutatore di prima istanza nel progetto
Si.Va.Di.S. del Miur
per 7 Dirigenti Scolastici di Ravenna, seguendo le tre fasi di formazione
apposita a Monte Porzio Catone;
- ha insegnato nell�anno scolastico �03/04 presso il
Master di II livello per Dirigenti scolastici attivato dalla Facolt� di
Scienze Politiche dell�Universit� di Teramo �Autoanalisi
e Autovalutazione delle Unit� scolastiche�.
-------------------------------
Come formatore in Ed. Motoria, Fisica e Sportiva
ha insegnato ai maestri di scuola primaria dagli anni �70 ad oggi:
- in vari corsi di aggiornamento,
- nei corsi di qualificazione professionale,
- nei corsi di formazione ai nuovi programmi nei PPA,
inoltre
ha diretto o relazionato in numerosi altri corsi, incontri e seminari
per docenti di educazione fisica nella scuola secondaria di I e II grado
su tutte le tematiche inerenti e ha insegnato nei corsi di riconversione
professionale. Negli anni �90
- ha progettato, coordinato centralmente,
prima, e monitorato, poi, la sperimentazione nazionale in educazione
motoria, fisica e sportiva ex Cm. 67/96 in alcune province,
- ha progettato, come componente
dell�equipe nazionale, e poi diretto l�aggiorna-mento dei docenti di Ed.
fisica, sia di scuola secondaria di I grado che di II grado per i PNA,
in molte province d�Italia su incarico del Capo dell�Isp.
di Ed. Fisica e Sportiva,
- a Rimini negli anni 2000/01 e 2001/02 ha realizzato
una ricerca-formazione sull�attivit� motoria espressiva per docenti di
scuola dell�infanzia e di base chiamata �Saperi I e II� e documentata
nel sito del Csa di Rimini,
- � stato Responsabile tecnico-scientifico della formazione
e della ricerca sviluppate nel Progetto regionale �Educazione sportiva
e competenze� per la Direzione scolastica dell�Emilia e Romagna nell�anno
�03/04,
- ha insegnato nell�anno accademico �03/04 �Teoria e
Metodologia del Movimento Umano� e �Laboratorio di Didattica della Metodologia
del Movimento Umano� presso la SSIS delle Marche, sia nel corso
ex Dm. 26/11/02, che in quello ordinario,
- ha insegnato nell�anno accademico 2004/05 �Fondamenti
e didattica delle attivit� motorie� nei corsi speciali ex legge 143/04, istituiti dalla Facolt� di Scienze della Formazione
dell�Universit� di Macerata e nell�anno 2005/06 istituiti dalla Facolt�
di Scienze della Formazione dell�Universit� di Perugia
pi� �Teoria e Metodologia del movimento umano� nei corsi ordinari.
---------------------------------
Come formatore dei docenti di sostegno,
prima nei corsi monovalenti poi nei corsi polivalenti, a partire dagli
anni �80, fino ad oggi nei corsi di alta qualificazione
� stato successivamente incaricato dell'insegnamento di Ed. Psicomotoria
ed espressiva, Metodologia e didattica per il non vedente, Tirocinio
indiretto (Monitore), Metodologia e didattica generale, Codici di Comunicazione
non verbale, e della progettazione dell�Area �Il Metodo�, ovvero della
partecipazione alla Commissione d�esame d�ingresso o di discussione delle
tesi in varie occasioni, ovvero del monitoraggio ministeriale di corsi
privati,
- ha tenuto per l�IRRSAE del Veneto la formazione dei
docenti di sostegno in servizio sull�Esame Psicomotorio,
dal 1994/95 al 1997/98 per il Provveditorato di Venezia sull�Asse motorio-prassico e sensoriale del PDF e per il Ministero della
P. I. nel maggio �96 su �Prospettive di sistema
e integrazione degli alunni in situazione di handicap�
- ha diretto il progetto d'informatizzazione
di una cartella pedagogica per l�integrazione dell�handicap nelle scuole
dell'obbligo bellunesi per incarico del locale
Provveditore dal nome �Progetto Arca� dal 1994 al 1997 ed ha coordinato
negli stessi anni come Referente tecnico e scientifico la formazione in
servizio di docenti e Capi d�istituto delle scuole della medesima provincia
sull�integrazione degli alunni in situazione di handicap, dopo aver coordinato
per un biennio il Glip. Successivamente
ha coordinato il Glip di Rimini (per breve tempo)
e la formazione locale dei docenti per l�integrazione,
- ha insegnato nell'anno '03/04 �Valutazione della Disabilit� Psicomotoria� nel corso di laurea specialistica in Scienze e tecniche dell'attivit� motoria preventiva ed adattata (76S) presso la Facolt� di Scienze Motorie de L'Aquila; nello stesso anno e nel seguente �Elementi di Neuromotricit�� presso la SSIS delle Marche, corso di specializzazione nel sostegno all�handicap;
- nell�anno scolastico �04/05 ha insegnato �Teoria, Tecnica e Didattica dell�attivit� motoria negli handicap neuropsichici� nel corso della Laurea specialistica (76S) attivata� presso la Facolt� di Medicina e Chirurgia dell�Universit� di Ferrara (replicato anche nell�anno �05/06); �Pedagogia del Corpo e del Movimento� e �Progettazione delle attivit� motorie secondo la Riforma scolastica� nel Master di I livello in �Teorie e Metodi delle Attivit� Motorie preventive ed adattate� attivato dalla Facolt� di Medicina e Chirurgia dell�Universit� di Foggia; �Metodologia dell�attivit� motoria preventiva ed adattata� e �Laboratorio sulla riabilitazione motoria (scuola elementare)� nei corsi speciali ex legge 143/04, istituiti dalla Facolt� di Scienze della Formazione dell�Universit� di Macerata;
nell�anno 2005/06 ha insegnato �Metodologia dell�attivit� motoria preventiva ed adattata� nei medesimi corsi speciali istituiti dalla Facolt� di Scienze della Formazione dell�Universit� di Perugia;
nell�anno 2004/05 ha seguito il corso �Il trattamento riabilitativo delle deviazioni del rachide� dell�Istitut International de Kin�sith�rapie Analytique a Pesaro.
------------------------------------
Come formatore del personale scolastico per l�Orientamento
ha contribuito alla realizzazione del Progetto nazionale di Orientamento formativo nella Scuola Media,
- ha relazionato in vari corsi
sull'Orientamento formativo,
- ha relazionato sulle azioni
orientative del Nos e Nof
nei corsi di formazione di dirigenti e referenti delle scuole secondarie
di I e II grado, pubblicando anche vari testi (documentati nel sito del
Csa di Rimini);
- a Rimini negli anni 1999/2000, 2000/01, 2001/02 e 2002/03
ha progettato e realizzato la formazione in servizio delle F. O. di area 3 e 4;
- nell�anno 2004/05 � stato incaricato presso la SSIS
delle Marche dell�insegnamento di �Laboratorio di Orientamento
e Progettazione educativa�;
- infine ha spesso relazionato
sui vari problemi legati all�Innovazione, all�Autonomia, alla Riforma,
alla Sperimentazione ecc.;
-------------------------------------
da tali esperienze ha potuto desumere argomenti per pubblicare
articoli di Pedagogia, Epistemologia, Sperimentazione, Metodologia e Didattica
delle Scienze motorie, (recensiti anche nelle pagine web dell�INDIRE
ex BDP e dell�ex Sovrintendenza scolastica dell�Emilia e Romagna) e di
Integrazione dei soggetti in condizione di handicap su �Didattica
del Movimento�, "Chinesiologia",
"Scuola e Didattica", "Scuola e Handicap" ed
"Educazione fisica e sport nella scuola�; nonch� di Pedagogia
dell�Orientamento scolastico, della Formazione integrata e
della Consulenza orientativa per la Rivista dell�Istruzione di
Maggioli, traendone anche corpose pagine Web,
sia per il portale del Provveditorato di Rimini �www.csarimini.it�, che
per i siti �www.aiconet.it�,� �www.nonsolofitness.it�,
�www.edscuola.it� e, soprattutto, per il proprio dominio web (www.dellabiancia.it).
Elenco delle pubblicazioni di Marco Paolo Dellabiancia
1.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
134 del Luglio Ottobre 1977 articolo �Sperimentazione, teoria
e pratica nell�esperienza del BUS di Mestre�
2.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
159 del Marzo Aprile 1981 articolo dal titolo �L�Educazione del
corpo nella scuola dell�Adolescente�
3.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 1-2 del Gennaio
Febbraio 1984 articolo dal titolo �Lineamenti programmatici dell�Educazione
fisica nei Corsi Sperimentali dell�Istituto Magistrale di Mestre�
4.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 33-34 del Luglio
Ottobre 1984 articolo dal titolo �Giochi tradizionali nel Carnevale
italiano�
5.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 42-43 Gennaio Aprile
1986 articolo �Riflessioni su di una nuova pedagogia dell�educazione
fisica�
6.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 45-46 del Luglio
Ottobre 1986 articolo dal titolo �Per una didattica dell�educazione
fisica�
7.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 60 e 61 rispettivamente
del Gennaio � Febbraio e Marzo - Aprile 1989 articolo dal titolo
�Aspetti della professionalit� dei docenti di scuola media�
8.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 69-70 Luglio Ottobre
1990 articolo dal titolo �Lineamenti di storia dell�educazione
fisica�
9.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 73-74 del Marzo
Giugno 1991 articolo dal titolo �Lo sport quale mezzo educativo�
10.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 75 del Luglio Agosto
1991 articolo dal titolo �Il corpo nel pensiero filosofico e pedagogico�
11.
il Testo �Raccolta dei testi legislativi per docenti
di scuola secondaria in anno di formazione�, Cetid Mestre-Venezia 1992
12.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 79 del Marzo Aprile
1992 articolo� �La scheda
sperimentale di valutazione nella scuola media e l�educazione fisica�
13.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 84 del Gennaio
Febbraio 1993 articolo dal titolo �La continuit� nell�educazione
del corpo dall�infanzia all�adolescenza�
14.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 17 del 15 maggio 1993
articolo dal titolo �L�Educazione fisica nello sviluppo della
scuola media�
15.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� nn.
11, 13, 15, 17 dell�anno XXXIX articoli: �Maschi
e femmine. Una didattica specifica�, �La
progettazione dell�insegnamento dell�educazione fisica�, �La
valutazione nell�insegnamento di educazione
fisica�, �Alcune dimensioni dell�insegnamento dell�educazione
fisica� (i quattro articoli sono stati ricavati per motivi redazionali
da un unico testo che riferisce sulla medesima ricerca, citata in tutti
e quattro, e dunque vanno considerati un tutto unico)
16.
sulla Rivista �Chinesiologia� anno
XII n. 1 Gennaio Marzo 1994 articolo dal titolo �Basi pedagogiche
della normativa sulla continuit� educativa per l�alunno disabile�
17.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 4 dell�anno XL articolo
dal titolo �Schema corporeo e concezioni del corpo�
18.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 9 dell�anno XL articolo
dal titolo �Educazione del corpo e Linguaggio del movimento�
19.
sulla Rivista �Scuola Handicap� n. 2 anno 1995 articolo dal
titolo �La valutazione dell�alunno in situazione di handicap nella
scuola secondaria�
20.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 4 dell�anno XLI articolo
dal titolo �Materiali per l�integrazione. Osservare e misurare
lo sviluppo psicomotorio�
21.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 6 dell�anno XLI articolo
�Materiali per l�integrazione. La valutazione dell�apprendimento
psicomotorio�
22.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 13 dell�anno XLI articolo
�Una tassonomia dei Linguaggi non verbali�
23.
sulla Rivista �Scuola Handicap� n. 2 anno 1996 articolo dal
titolo �I nuovi programmi dei corsi biennali di specializzazione�
24.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 4 dell�anno XLII articolo
dal titolo �Giochi di
�contatto corporeo e di animazione: 1/Linguaggio del movimento�
25.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 9 dell�anno XLIV articolo
dal titolo �Osservare e misurare�
26.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
250 - 251 del Maggio - Agosto 1996 articolo �Programmi e programmazione
dell�Educazione fisica nella scuola�
27.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
256 del Maggio - Agosto 1997 articolo dal titolo �Fondamenti
di Metodologia e di Didattica generale con riferimento all�educazione
fisica�
28.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
258 del Novembre Dicembre 1997 articolo �Sperimentare in educazione
motoria, fisica e sportiva�
29.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola�, rispettivamente
nn. 260 � 261 � 262 � 263 del Marzo -
Aprile 1998, del Maggio - Agosto 1998, del Settembre Ottobre 1998,
del Novembre Dicembre 1998 articolo dal titolo �L�integrazione
degli alunni in situazione di handicap nella lezione di
educazione motoria e di educazione fisica. Parte
prima: Orientamenti pedagogici; Parte seconda: Fondamenti metodologici;
Parte terza: Concezioni scientifiche e modelli della funzione motoria;
Parte quarta: Verificare sviluppo e apprendimento per l�integrazione
con l�attivit� motoria�
30.
sul sito �www.dellabiancia.it� aperto nell�anno 2000 gli
articoli �Linee di Pedagogia e di Epistemologia dell'Educazione
Fisica�; �Educazione motoria e scala di sviluppo
delle abilit��; �Itinerari di percezione, conoscenza coscienza
del corpo�; �Itinerari di organizzazione spazio-temporale
e causale della realt��; �Itinerari di linguaggio
del movimento e di attivit� motorie espressive�; �La valenza formativa dell'educazione motoria, fisica e sportiva�;
�L'educazione fisica e l'Esame di Stato�; �Nuove
prospettive di Epistemologia nella scuola secondaria autonoma�;
�Il corpo nella pranoterapia�; �L'attivit� motoria,
fisica e sportiva nella sperimentazione Nazionale�; �Schedario
di osservazione e progettazione per l'educazione psicomotoria ed espressiva�;
�L'integrazione dell'alunno in situazione di handicap con l'attivit�
motoria in otto lezioni�
31.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 3 anno 2001 articolo
dal titolo �L�orientamento nella scuola�
32.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 6 anno 2001 articolo
dal titolo �La riforma della scuola e il successo scolastico e
formativo di tutti gli alunni�
33.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 6 anno 2001 articolo
�Link a siti sull�orientamento�
34.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 2 anno 2002 articolo
dal titolo �Le politiche scolastiche e del lavoro nelle ipotesi
di riforma�
35.
sul sito �www.aiconet.it� nell�anno 2002 vari materiali
su �Orientamento nella scuola�
36.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2002 gli
ipertesti "Vigilanza sull�assolvimento dell�obbligo scolastico";
"Cittadinanza studentesca: origine e sviluppo�; "L�esame
di stato per la licenza media�; "Materiali per attivit�
motorie�; "Orientamento nella scuola dell�autonomia�;
"Le parole chiave dell�Educazione�
37.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 1 anno 2003 articolo
dal titolo �Orientamento formativo integrato�
38.
sul sito "www.dellabiancia.it" nell�anno 2003
il testo �Verso un sistema regionale integrato dell�orientamento in Emilia e Romagna� �
39.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2003 gli
ipertesti "La qualit� nel polo di Rimini�; "Le
Scienze Motorie nel ciclo primario della Riforma�
40.
sul sito �www.edscuola.it� a gennaio 2004 il testo �Rapporto
di apertura della ricerca-azione sugli Istituti Comprensivi Sperimentali�
41.
sul sito "www.nonsolofitness.it" nell�anno 2004
i testi "Appunti per una fondazione epistemologica delle
Scienze motorie nella Riforma della Scuola",� "Integrazione
scolastica e Valutazione nelle
Disabilit� Neuro e Psicomotorie",� �Patologie,
Sviluppo e Progettazione educativa nelle Disabilit�
Neuro e Psicomotorie�, �Approccio
alla Pedagogia Generale e Sociale�� - per i corsi di Laurea nelle Professioni
Socio-Sanitarie -� e �Manuale
operativo di Orientamento Formativo e Progettazione Educativa per Docenti
di scuola secondaria riformata�
42.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2004 l�ipertesto
�Programmare le Scienze Motorie nel ciclo primario della Riforma�.
43.
sul sito "www.nonsolofitness.it" nell�anno 2005
il testo �Quaderno di progettazione
educativa e didattica delle Scienze Motorie secondo le Indicazioni Nazionali
della Riforma Moratti�.
44.
sul sito "www.dellabiancia.it" nell�anno 2005
i testi �Altre patologie e
principi di Riabilitazione nelle Disabilit�
Neuro e Psicomotorie (ad uso dei corsi universitari)�
e �Momenti di pedagogia e scienze dell�educazione
in Italia dopo il fascismo�
Cattolica, dicembre 2005 ��������������������������������������� ���������������������������Marco Paolo Dellabiancia
[1]
�� Biblio-emerografia di riferimento:
1.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
134 del Luglio Ottobre 1977 articolo dal titolo �Sperimentazione,
teoria e pratica nell�esperienza del BUS di Mestre�
2.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
159 del Marzo Aprile 1981 articolo dal titolo �L�Educazione
del corpo nella scuola dell�Adolescente�
3.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 1-2 del Gennaio
Febbraio 1984 articolo dal titolo �Lineamenti programmatici
dell�Educazione fisica nei Corsi Sperimentali dell�Istituto Magistrale
di Mestre�
[2] ��Biblio-emerografia di riferimento:
4.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 33-34 del Luglio
Ottobre 1984 articolo dal titolo �Giochi tradizionali nel Carnevale
italiano�
5.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 42-43 Gennaio Aprile
1986 articolo �Riflessioni su di una nuova pedagogia dell�educazione
fisica�
6.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 45-46 del Luglio
Ottobre 1986 articolo dal titolo �Per una didattica dell�educazione
fisica�
7.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 60 e 61 rispettivamente
del Gennaio � Febbraio e Marzo - Aprile 1989 articolo dal titolo
�Aspetti della professionalit� dei docenti di scuola media�
[3] �� Biblio-emerografia di riferimento:
8.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 69-70 Luglio Ottobre
1990 articolo dal titolo �Lineamenti di storia dell�educazione
fisica�
9.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 73-74 del Marzo
Giugno 1991 articolo dal titolo �Lo sport quale mezzo educativo�
10.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 75 del Luglio Agosto
1991 articolo dal titolo �Il corpo nel pensiero filosofico e
pedagogico�
11.
il Testo �Raccolta dei testi legislativi per docenti
di scuola secondaria in anno di formazione�, Cetid Mestre-Venezia 1992
12.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 79 del Marzo Aprile
1992 articolo dal titolo �La scheda sperimentale di valutazione
nella scuola media e l�educazione fisica�
13.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 84 del Gennaio
Febbraio 1993 articolo dal titolo �La continuit� nell�educazione
del corpo dall�infanzia all�adolescenza�
[4] �� Biblio-emerografia di riferimento:
1.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 17 del 15 maggio 1993
articolo dal titolo �L�Educazione fisica nello sviluppo della
scuola media�
2.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� nn.
11, 13, 15, 17 dell�anno XXXIX articoli rispettivamente dal
titolo: �Maschi e femmine. Una didattica
specifica�, �La progettazione dell�insegnamento dell�educazione
fisica�, �La valutazione nell�insegnamento di
educazione fisica�, �Alcune dimensioni dell�insegnamento
dell�educazione fisica� (i quattro articoli sono stati ricavati
per motivi redazionali da un unico testo che riferisce sulla medesima
ricerca, citata in tutti e quattro, e dunque vanno considerati un
tutto unico)
[5] �� Biblio-emerografia di riferimento:
26.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
250 - 251 del Maggio - Agosto 1996 articolo dal titolo �Programmi
e programmazione dell�Educazione fisica nella scuola�
27.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
256 del Maggio - Agosto 1997 articolo dal titolo �Fondamenti
di Metodologia e di Didattica generale con riferimento all�educazione
fisica�
28.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola� n.
258 del Novembre Dicembre 1997 articolo dal titolo �Sperimentare
in educazione motoria, fisica e sportiva�
30.
sul sito �www.dellabiancia.it� aperto nell�anno 2000 gli
articoli �Linee di Pedagogia
e di Epistemologia dell'Educazione Fisica�; �La valenza formativa
dell'educazione motoria, fisica e sportiva�; �L'educazione fisica
e l'Esame di Stato�; �Nuove prospettive di Epistemologia nella scuola
secondaria autonoma�
[6] ��� Biblio-emerografia di riferimento:
40.
sul sito "www.nonsolofitness.it" nell�anno 2004
il testo "Appunti per una fondazione epistemologica delle
Scienze motorie nella Riforma della Scuola"�
[7] �� Biblio-emerografia di riferimento:
13.
sulla Rivista �Didattica del Movimento� n. 84 del Gennaio
Febbraio 1993 articolo dal titolo �La continuit� nell�educazione
del corpo dall�infanzia all�adolescenza�
[8] �� Biblio-emerografia di riferimento:
16.
sulla Rivista �Chinesiologia� anno
XII n. 1 Gennaio Marzo 1994 articolo dal titolo �Basi pedagogiche
della normativa sulla continuit� educativa per l�alunno disabile�
17.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 4 dell�anno XL articolo
dal titolo �Schema corporeo e concezioni del corpo�
18.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 9 dell�anno XL articolo
dal titolo �Educazione del corpo e Linguaggio del movimento�
19.
sulla Rivista �Scuola Handicap� n. 2 anno 1995 articolo dal
titolo �La valutazione dell�alunno in situazione di handicap
nella scuola secondaria�
20.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 4 dell�anno XLI articolo
dal titolo �Materiali per l�integrazione. Osservare e
misurare lo sviluppo psicomotorio�
21.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 6 dell�anno XLI articolo
�Materiali per l�integrazione. La valutazione dell�apprendimento
psicomotorio�
22.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 13 dell�anno XLI articolo
�Una tassonomia dei Linguaggi non verbali�
23.
sulla Rivista �Scuola Handicap� n. 2 anno 1996 articolo dal
titolo �I nuovi programmi dei corsi biennali di specializzazione�
24.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 4 dell�anno XLII articolo
dal titolo �Giochi di contatto corporeo e di animazione: 1/Linguaggio
del movimento�
25.
sulla Rivista �Scuola e Didattica� n. 9 dell�anno XLIV articolo
dal titolo �Osservare e misurare�
[9] �� Biblio-emerografia di riferimento:
29.
sulla Rivista �Educazione fisica e sport nella scuola�, rispettivamente
nn. 260 � 261 � 262 � 263 del Marzo -
Aprile 1998, del Maggio - Agosto 1998, del Settembre Ottobre
1998, del Novembre Dicembre 1998 articolo dal titolo �L�integrazione
degli alunni in situazione di handicap nella lezione di
educazione motoria e di educazione fisica. Parte
prima: Orientamenti pedagogici; Parte seconda: Fondamenti metodologici;
Parte terza: Concezioni scientifiche e modelli della funzione motoria;
Parte quarta: Verificare sviluppo e apprendimento per l�integrazione
con l�attivit� motoria�
30.
�sul sito �www.dellabiancia.it�
aperto nell�anno 2000 gli articoli �Educazione motoria e scala di sviluppo
delle abilit��; �Itinerari di percezione, conoscenza
coscienza del corpo�; �Itinerari di organizzazione spazio-temporale
e causale della realt��; �Itinerari di linguaggio
del movimento e di attivit� motorie espressive�; �Il corpo nella pranoterapia�; �L'attivit� motoria,
fisica e sportiva nella sperimentazione Nazionale�; �Schedario
di osservazione e progettazione per l'educazione psicomotoria ed espressiva�;
�L'integrazione dell'alunno in situazione di handicap con l'attivit�
motoria in otto lezioni�
36.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2002 l�ipertesto:
Materiali per attivit� motorie�
38.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2003 gli
ipertesti "La qualit� nel polo di Rimini�; "Le
Scienze Motorie nel ciclo primario della Riforma�
39.
sul sito �www.edscuola.it� a gennaio 2004 il testo �Rapporto
di apertura della ricerca-azione sugli Istituti Comprensivi Sperimentali�
40.
sul sito "www.nonsolofitness.it" nell�anno 2004
i testi "Appunti per una fondazione epistemologica delle
Scienze motorie nella Riforma della Scuola",� "Integrazione
scolastica e Valutazione nelle
Disabilit� Neuro e Psicomotorie" ,� �Patologie,
Sviluppo e Progettazione educativa nelle Disabilit�
Neuro e Psicomotorie�
41.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2004 l�ipertesto
"Programmare le Scienze Motorie nel ciclo primario della Riforma�
[10] �� Biblio-emerografia di riferimento:
31.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 3 anno 2001 articolo
dal titolo �L�orientamento nella scuola�
32.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 6 anno 2001 articolo
dal titolo �La riforma della scuola e il successo scolastico
e formativo di tutti gli alunni�
33.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 6 anno 2001 articolo
dal titolo �Link a siti
sull�orientamento�
34.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 2 anno 2002 articolo
dal titolo �Le politiche scolastiche e del lavoro nelle ipotesi
di riforma�
35.
sul sito �www.aiconet.it� anno 2002 vari materiali per �Orientamento nella scuola�
36.
sul sito "www.csarimini.it" nell�anno 2002 gli
ipertesti "Vigilanza sull�assolvimento dell�obbligo scolastico";
"Cittadinanza studentesca: origine e sviluppo�;
"Orientamento nella scuola dell�autonomia�; "Le
parole chiave dell�Autonomia�
37.
sulla Rivista �Rivista dell�Istruzione� n. 1 anno 2003 articolo
dal titolo �Orientamento formativo integrato�
[11] �� Biblio-emerografia di riferimento:
40.
sul sito "www.nonsolofitness.it" nell�anno 2004
il testo �Manuale operativo
di Orientamento Formativo e Progettazione Educativa per Docenti di
scuola secondaria riformata�